Gli atteggiamenti nelle relazioni professionali sono cruciali per il raggiungimento degli obiettivi lavorativi.
La comunicazione chiara, la collaborazione e il rispetto sono fondamentali. La professionalità, l’empatia e la gestione costruttiva dei conflitti contribuiscono a un ambiente di lavoro sano e positivo.
Nelle relazioni professionali possiamo individuare quattro stili comunicativi: assertivo, aggressivo, passivo e distruttivo, che sono il risultato di quanto nella relazione le persone si valorizzano e valorizzano l’interlocutore.
Diamo uno sguardo più da vicino ai quattro stili comunicativi.
Nello stile assertivo, le persone hanno ruoli diversi, ma tutte hanno un “valore”. È l’atteggiamento più proficuo dal punto di vista relazionale e contribuisce costruttivamente a creare un buon clima all’interno del gruppo di lavoro. Genera maggiore circolarità nella comunicazione e nell’ascolto da parte dei colleghi, e maggiori soddisfazioni nei rapporti professionali. Alla base dello stile assertivo troviamo l’autostima e la fiducia in se stessi, la stima e l’attenzione verso l’altro. Questo è l’atteggiamento che dovrebbe caratterizzare qualunque relazione professionale, poiché è in questo modo che si crea un clima di sano confronto che genera creatività e integrazione.
Nello stile aggressivo una persona mette l’altra in una posizione di inferiorità e nega il suo “valore”. L’obiettivo dello stile aggressivo è sempre quello di mettere la persona con cui si parla in posizione di inferiorità, di prevalere, di mostrarsi più forti e capaci di lui. L’effetto delle comunicazioni aggressive sulla relazione è in genere quello di produrre tensione e conflitto, mentre rispetto al contenuto un atteggiamento aggressivo tende a generare nell’interlocutore forme di ascolto polemico o anche di mancata attenzione.
Le forme con cui l’aggressività si può manifestare sono molteplici: di solito siamo abituati a considerare aggressive forme di comunicazione violenta, che umiliano e trattano l’altro in modo crudele e dispotico, ad esempio una persona che in un colloquio insulta il collega o Io apostrofa con male parole. Ma spesso l’aggressività si manifesta in forme più subdole e sottili, ad esempio tutte quelle comunicazioni squalificanti o irridenti, come il sarcasmo, il mancato ascolto, l’ignorare l’atro, il non interpellarlo. Si potrebbe pensare che le comunicazioni squalificanti siano peggiori di quelle violente, ma per certi versi è meglio essere rimproverati che ignorati, in quanto l’essere ignorati è la forma più pesante di squalifica interpersonale.
Nello stile passivo la persona rinuncia, si emargina e si svalorizza. GIi atteggiamenti passivi, sono quelle forme di comunicazione che mandano all’atro un messaggio debole, incerto e insicuro, che finisce per svilire anche contenuti potenzialmente interessanti. Atteggiamenti di questo tipo mascherano problemi di autostima e spesso segnalano difficoltà di integrazione nel gruppo di lavoro. Sarebbe ingenuo pensare di trasformare con semplici consigli un atteggiamento di timidezza e introversione, magari con radici depressive, in uno autorevole e propositivo. La consapevolezza e lo sforzo di migliorarsi possono aiutare, ma se nel gruppo di lavoro è presente un collega con queste caratteristiche è importante non dimenticarselo, valorizzarlo e cercare di facilitare l’inserimento e l’integrazione.
Nello stile distruttivo la perdita è reciproca. Questo atteggiamento è tipico di persone distruttive e svalorizzanti, pessimiste e fataliste, che creano relazioni altrettanto problematiche. Ci troviamo in una zona di confine con quella che inizia a essere una “patologia” relazionale, dove l’autodistruttività è utilizzata per distruggere l’altro. Atteggiamenti di questo tipo sono guidati da una logica perversa: mi faccio del male per farti del male. Pur di far fallire il collega o il gruppo di lavoro, ci si danneggia. Fortunatamente sono situazioni non così frequenti nei contesti lavorativi, pertanto in alcune circostanze i fallimenti di progetti possono essere attribuiti ad atteggiamenti di questa natura.